Life's little Joys
sabato 16 febbraio 2013
sabato 5 gennaio 2013
domenica 7 ottobre 2012
venerdì 21 settembre 2012
Airone Cenerino (Ardea Cinerea)
E' piuttosto difficile vedere un airone da vicino e ancora di più riuscire a fare delle foto accettabili perchè è molto timido e pauroso. Spesso quando se ne vede uno, non è improbabile vederne contemporaneamente un altro nelle vicinanze.
Bella la descrizione di seguito...
Il cenerino è un airone di grandi dimensioni (1 m), ha livrea grigia (da cui il nome), collo e testa bianchi con una elegante striscia nera dall’occhio alla punta della lunga egretta. Il becco lungo, robusto e affilato è giallastro mentre le zampe sono brunaste; entrambi assumono colorazione rossastra all’ inizio della stagione riproduttiva. Maschio e femmina sono simili. I giovani hanno piumaggio caratterizzato da numerose macchie più chiare sul collo. Si nutre di pesci, anfibi, rettili e occasionalmente anche di piccoli mammiferi e molluschi acquatici. La migrazione è parziale; solo le popolazioni più settentrionali migrano ai tropici, nelle nostre zone è ormai stanziale.
Frequenta per alimentarsi le zone di coltura “umide”, come marcite e soprattutto risaie, ma anche canali e fiumi con rive boscose, laghi e coste marine. Nel mese di marzo, nidifica in colonie con garzette e nitticore tra alberi di alto fusto.
Si nutre preferibilmente di giorno,isolato o in gruppetti, camminando nelle acque basse o attendendo immobile che le prede capitino a tiro dell’appuntito becco. (fonte: Progetto Life Natura -Provincia di Pavia)
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giovedì 20 settembre 2012
Gli Orridi di Uriezzo - un viaggio nell'era glaciale
Fare questa escursione è davvero emozionante, significativa la percezione del tempo.
Durante l'ultima glaciazione la Valle Antigorio era occupata dall'esteso Ghiacciaio del Toce, con uno spessore di oltre 1.000 metri: lo strato di ghiaccio era così potente che solo le cime più alte emergevano.
In questo tratto di valle l'imponente azione di modellamento e di erosione operata dai ghiacciai e dai torrenti del passato ha lasciato segni così grandiosi e complessi, e insieme così evidenti, come raramente nelle Alpi si possono trovare.
L'azione erosiva si è spinta a tal punto che in meno di 3 km l'imponente gradino roccioso di Premia venne inciso per una profondità di 160 metri. Ma l'espressione più evidente dell'azione erosiva sono gli Orridi di Uriezzo, profonde incisioni in roccia scavate dall'antico sistema di torrenti che scorrevano sul fondo del ghiacciaio che percorreva in passato la valle.
Con il ritiro dei ghiacciai, l'andamento della locale rete idrografica si è sensibilmente modificato: la peculiarità degli Orridi di Uriezzo consiste proprio nel fatto che il torrente che li ha modellati ora non percorre più queste strette incisioni, pertanto è possibile camminare agevolmente all'interno di esse. (fonte Comunità Montana Valli dell'Ossola)
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