sabato 14 marzo 2009

Il vecchio e lo scorpione

Una mattina, dopo aver finito la sua meditazione, il vecchio aprì gli occhi e vide uno scorpione che galleggiava impotente nell’acqua. Quando lo scorpione fu trascinato dalla corrente più vicino all’albero, il vecchio velocemente si allungò su una delle lunghe radici che si diramavano nel fiume per salvare la creatura che stava annegando. Non appena lo toccò, lo scorpione lo punse. Istintivamente l’uomo ritirò la mano. Un minuto più tardi, dopo aver ritrovato il suo equilibrio si allungò nuovamente dalle radici per salvare lo scorpione. Questa volta lo scorpione lo punse così forte con la sua coda velenosa che la mano si gonfiò e sanguinò e il volto si contorse in una smorfia di dolore.
In quel momento un passante vide il vecchio allungato sulle radici che lottava per salvare lo scorpione e gli gridò: “ Hei, stupido vecchio, ti sei bevuto il cervello? Solo un folle rischierebbe la vita per salvare una creatura brutta e cattiva. Non lo sai che potresti anche morire per provare a salvare quell’ingrato scorpione?”
Il vecchio girò la testa. Guardando negli occhi dello sconosciuto, disse con calma: “Amico mio, solo perché è nella natura dello scorpione pungere, non cambia la mia natura di salvare.”

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