venerdì 21 settembre 2012

Airone Cenerino (Ardea Cinerea)

E' piuttosto difficile vedere un airone da vicino e ancora di più riuscire a fare delle foto accettabili perchè è molto timido e pauroso. Spesso quando se ne vede uno, non è improbabile vederne contemporaneamente un altro nelle vicinanze. 
Bella la descrizione di seguito...
 



Il cenerino è un airone di grandi dimensioni (1 m), ha  livrea grigia (da cui il nome), collo e testa bianchi con una elegante striscia nera dall’occhio alla punta della lunga egretta. Il becco lungo, robusto e affilato è giallastro mentre le zampe sono brunaste; entrambi assumono colorazione rossastra all’ inizio della stagione riproduttiva. Maschio e femmina sono simili. I giovani hanno piumaggio caratterizzato da numerose macchie più chiare sul collo. Si nutre di pesci, anfibi, rettili e occasionalmente anche di piccoli mammiferi e molluschi acquatici. La migrazione è parziale; solo le popolazioni più settentrionali migrano ai tropici, nelle nostre zone è ormai stanziale.

Frequenta per alimentarsi le zone di coltura “umide”, come marcite e soprattutto risaie, ma anche canali e fiumi con rive boscose, laghi e coste marine. Nel mese di marzo, nidifica in colonie con garzette e nitticore  tra alberi di alto fusto.

Si nutre preferibilmente di giorno,isolato o in gruppetti, camminando nelle acque basse o attendendo immobile che le prede capitino a tiro dell’appuntito becco. (fonte: Progetto Life Natura -Provincia di Pavia)

giovedì 20 settembre 2012

Gli Orridi di Uriezzo - un viaggio nell'era glaciale

Fare questa escursione è davvero emozionante, significativa la percezione del tempo.   
 
 
Durante l'ultima glaciazione la Valle Antigorio era occupata dall'esteso Ghiacciaio del Toce, con uno spessore di oltre 1.000 metri: lo strato di ghiaccio era così potente che solo le cime più alte emergevano.
 

In questo tratto di valle l'imponente azione di modellamento e di erosione operata dai ghiacciai e dai torrenti del passato ha lasciato segni così grandiosi e complessi, e insieme così evidenti, come raramente nelle Alpi si possono trovare.


L'azione erosiva si è spinta a tal punto che in meno di 3 km l'imponente gradino roccioso di Premia venne inciso per una profondità di 160 metri. Ma l'espressione più evidente dell'azione erosiva sono gli Orridi di Uriezzo, profonde incisioni in roccia scavate dall'antico sistema di torrenti che scorrevano sul fondo del ghiacciaio che percorreva in passato la valle.

 
Con il ritiro dei ghiacciai, l'andamento della locale rete idrografica si è sensibilmente modificato: la peculiarità degli Orridi di Uriezzo consiste proprio nel fatto che il torrente che li ha modellati ora non percorre più queste strette incisioni, pertanto è possibile camminare agevolmente all'interno di esse. (fonte Comunità Montana Valli dell'Ossola) 

martedì 18 settembre 2012

Le marmotte del Rifugio Marialuisa

Avevo sempre desiderato fotografare le marmotte da vicino, ma come mi avvicinavo si scambiavano i fischietti d'allerta e poi c'era il fuggi fuggi .In quest'occasione vicino al Rifugio Marialuisa sono stata più fortunata, non avevo mai trovato delle star dell'obiettivo come queste!
 
 
 La marmotta è vegetariana, si nutre di erbe e graminacee, germogli e radici, fiori, frutta e bulbi. Ama in particolare le erbe aromatiche.
 
 
Alle marmotte piace stare in compagnia, ma non si allontanano mai dalla propria tana 
 

La marmotta va in letargo verso la fine di settembre, inizio ottobre, poi col tepore dei giorni primaverili di fine marzo inizio aprile fa di nuovo capolino.  

lunedì 3 settembre 2012

Ticino, il fiume azzurro

Nasce, dal passo di Novena a metri 2440, in Svizzera. Forma il lago Maggiore, dal quale esce a Sesto Calende. E' soprannominato fiume azzurro per la limpidezza delle sue acque e dal Lago Maggiore fino alla sua confluenza nel Po' nei pressi di Pavia, conta 110 km.
 
 
La Valle del Ticino vista da Tornavento. Arrivando da Milano e poco prima di giungere al Ponte di Ferro per Oleggio, sulla destra c'è Tornavento. Vale la pena fermarsi e godere del belvedere proprio davanti alla chiesa. C'è una bella passeggiata da fare, a piedi o in bici, per apprezzare tutte le strategie idrauliche della gestione delle acque del Ticino nei canali.
Canale a Tornavento
 


Ticino...and LOVE
 
Garzetta

Ticino...il fiume delle Libellule azzurre...

Famiglia di cormorani

Egeria Densa
Impareggiabile la grazia dei delicati fiori di questa pianta acquatica che popola le zone acquitrinose delle rive del Ticino, l'Egeria  Densa, conosciuta anche come Elodea Densa.

E' una pianta acquatica perenne, fluttuante, ha steli sottili, lunghi anche fino a 5 m . e costellati di una fitta serie di foglie oblunghe molto apprezzate dagli avannotti come rifugio. Nella stagione estiva i fiori bianchi e di piccole dimensioni escono graziosamente dalla superficie dell'acqua.
La Podalirio
Grandi ali bellissime con strisce nere che si ripetono simmetricamente da una parte all'altra.
Le ali posteriori hanno macchie arancioni e azzurre, con lunghe affascinanti code. Ha un'apertura d'ali 6-8 cm.
Ama i fiori con una corolla tobulare per inserirvi la proboscide e succhiare il nettare che si trova in fondo al fiore.
A causa dell’agricoltura intensiva nelle nostre regioni è una farfalla che diventa sempre più rara, ma il Parco Ticino è un buon habitat per questi Podalirio.



WALKING ALONG THE RIVER OF LIFE - Beautiful evening in Castelletto Ticino under the snow

Il lago di Morasco


Lasciando la graziosa Riale alle spalle per salire verso l'imponente diga lunga 525 m. si viene accolti dalla bellezza e dalla grazia del lago di Morasco. Ci sono dei giorni in cui il verde che distingue questo lago è davvero magico e indescrivibile. Non si può restare indifferenti davanti a quella sfumatura di solfato di rame...le parole si spengono e il cuore si apre...

D'inverno il lago ferma il tempo nell'immobilità del ghiaccio rimandando al cielo e alle cime che l'abbracciano la gloria e la luce del colore delle perle, mentre la neve che assorbe ogni suono ci lascia  nell'ovattato silenzio all'ascolto di noi stessi.






 
 

 

domenica 2 settembre 2012


Un grazie e un affettuoso saluto agli scarponcini della decathlon che mi hanno accompagnata sulla cima dei monti a toccare il cielo, fra la sabbia, l'erba, i fiori, i ruscelli e le marmotte. Qualche volta anche a fare la spesa a esselunga...I love you. 

La graziosa Riale



Fra le cime delle Alpi Occidentali, là dove sono coperte di un verde che toglie il respiro, c'è Riale, piccola,e graziosa, ultima mèta ove lasciare l'auto a 1740 m. e proseguire a piedi. Non molto tempo fa per raggiungerla bisognava risalire molti tornanti dalla vista mozzafiato, oggi è molto più facile grazie alla nuova galleria.