giovedì 26 novembre 2009

Bhagavath Geetha e il cesto del carbone


C’era una volta un vecchio contadino che viveva in una fattoria sulla montagna insieme al giovane nipote. Ogni mattina il nonno si alzava presto per sedersi in cucina a leggere la Bhagavath Geetha. Suo nipote desiderava essere proprio come lui e provava ad imitarlo in ogni cosa.
Un giorno il nipote disse: “ Nonno, provo a leggere la Bhagavath Geetha esattamente come fai tu, ma non la capisco e quello che capisco lo dimentico non appena chiudo il libro. A che serve leggere la Bhagavath Geetha? "
Il nonno che stava mettendo il carbone nella stufa si girò con calma e chiese: “Porta questo cesto per il carbone al fiume e riportamelo pieno d’acqua. “
Il ragazzo fece quello che gli fu chiesto, ma tutta l’acqua colò fuori dalla cesta ancor prima che arrivasse a casa. Ridendo il nonno gli disse: “ La prossima volta prova a correre un po’ più veloce “ e lo mandò di nuovo al fiume con la cesta per riprovare. Questa volta il ragazzo corse ancora più di fretta, ma il cesto era di nuovo vuoto ancor prima che arrivasse a casa. Senza fiato disse al nonno che era impossibile postare l’acqua in quel modo e che sarebbe stato necessario un secchio.
L’anziano rispose: “Non voglio un secchio d’acqua, voglio un cesto d’acqua. Non ti stai impegnando abbastanza “ e uscì dalla porta per vedere il ragazzo riprovare.
A questo punto il ragazzo pur sapendo che sarebbe stata un’impresa impossibile volle dimostrare al nonno che l’acqua sarebbe colata via ancor prima di raggiungere casa.
Immerse la cesta nel fiume e corse veloce, ma quando arrivò il cesto era di nuovo vuoto. Senza fiato disse: “ Vedi nonno, è inutile!”
"Perché pensi che sia inutile?” disse l’anziano, “ Guarda il cesto.” Il ragazzo guardò il cesto e per la prima volta si rese conto che era diverso. Era stato trasformato da uno sporco vecchio cesto di carbone in un cesto pulito dentro e fuori.
"Figlio, succede la stessa cosa quando si legge la Bhagavath Geetha. Si potrebbe non capire o ricordare tutto, ma quando la si legge si viene trasformati, dentro e fuori.

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